16 dicembre 2014
Tutti incollati al televisore per Benigni che racconta i 10 comandamenti.
Forse ci siamo persi qualcosa.
Forse non sappiamo più comunicare la fede.
Forse i cristiani sono diventati noiosi.
O forse banali e superficiali.
È la fede che diventa spettacolo o lo spettacolo che “usa” la fede.
Ci sono pro e contro.
Resta il fatto di un vuoto di Parola.
Troppe chiese che puzzano di vecchio.
Troppe aule di catechismo senz’anima.
Troppi gruppi giovanili senza Cristo.
Deve venire Benigni a dirci la bellezza del nostro Dio?
Perché non sappiamo più raccontarla?
“Ascolta, Israele…”
Patrizio Righero
Non ho visto il programma TV con Benigni, quindi non dovrei pronunciarmi.
Ma credo che si possa prescindere dalla bravura dell’attore, regista, poeta, etc. per concentrarci sull’evento.
Patrizio Righero credo abbia privilegiato una introspezione: cosa manca, cosa serve, ai preposti (o prevosti) che non fanno sufficientemente “presa” o non fanno breccia, o non …, o non … ?
Non ho risposte, non ho gli strumenti di osservazione (antropologica), non sono sul campo in presa diretta. Ma se generalizziamo e, uscendo di chiesa, consideriamo i valori (culturali, civili, sociali, solidaristici, etc.) vedo che troviamo la stessa situazione di spettacoli non partecipati, di valori non percepiti, di stereotipi -omogeneizzati e omogeneizzanti- introitati passivamente e digeriti insieme alla polenta pre-cotta.
Usciamo dai fast-food, abbandoniamoli, e torniamo a sederci in circolo attorno al fuoco, come abbiamo fatto da 500 mila anni fino a ieri.
Eilges OIRAD