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Attualità  

1 maggio. Pensare il lavoro alla luce della speranza

1 maggio. Pensare il lavoro alla luce della speranza

Pinerolo. Il 9 maggio gli studenti dell’Engim si confronteranno con i rappresentanti locali di Cgil, Cisl, Uil e Coldiretti

In linea con il tema scelto per la Settimana Sociale dei cattolici in Italia che si terrà a Trieste a luglio, la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro della CEI ha incentrato il proprio messaggio per la Festa dei Lavoratori di quest’anno su “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”. Per comprendere la direzione del testo è possibile citare un passaggio assai significativo, ossia «prenderci cura del lavoro è atto di carità politica e di democrazia». E dove sta la radice di questo atto se non nella fede che entrando nella storia ha cambiato ogni prospettiva (se provassimo a toglierla cosa resterebbe?)? La fede che mette in movimento, dà speranza, si propaga, fa comprendere che “si può” insieme ed è così che ci si può prendere cura, come ha ricordato bene nella sua ultima lettera il vescovo Derio, partendo dalla pagina evangelica dei discepoli di Emmaus: «di corsa sono andati ad annunciare la strabiliante notizia». Con gli altri discepoli hanno cercato nuovi complici. Ecco come si è diffuso il cristianesimo. Nella quotidianità, un piccolo gruppo ha contagiato altri con la speranza. Nella quotidianità, in casa, sul lavoro, nelle piazze, nelle feste, nei momenti difficili ha “contagiato speranza”. Perché il cuore del cristianesimo è una ardente speranza che orienta, trascina, sostiene, rallegra colora, regge. Una speranza che dona senso alle azioni quotidiane. È riandando a tale radice che si riscopre quella complicità che conduce a riconoscere che «il grande tema è il lavoro. Ciò che è veramente popolare – perché promuove il bene del popolo – è assicurare a tutti la possibilità di far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze» (Papa Francesco, Encliclica Fratelli tutti, n. 162). È su queste basi, seguendo le indicazioni del vescovo, che si consolida la collaborazione tra Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro e l’Engim di Pinerolo, eccellenza della formazione professionale del nostro territorio, che anche quest’anno organizzano la “Festa dei Lavoratori” con un incontro tra ragazzi e ragazze, in particolare dell’ultimo anno, con Cgil, Cisl, Uil e Coldiretti: superando il giorno del 1 maggio dedicato alle varie iniziative, il 9 maggio si terrà l’ormai consueto confronto tra i giovani e le delegazioni sindacali in cui i primi potranno relazionarsi con i secondi attraverso quanto elaborato nei lavori di classe e il reciproco ascolto da intendere anche come una vera esperienza di partecipazione che è fondamentale per costruire comunità e per animare un Paese democratico fondato sul lavoro. Sarà anche occasione per una veloce presentazione del “Laboratorio lavoro” che l’ufficio con Engim e le rappresentanze sindacali propongono per l’autunno con l’intento di realizzare approfondimenti su tematiche pratiche di chi sta per entrare o è entrato da poco nel mondo del lavoro, senza dimenticare un’occasione per provare ad approfondire, liberamente, la radice citata.

GIANCARLO CHIAPELLO

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