Mons. Pier Giorgio Debernardi continua il suo racconto delle vittime della “guerra” che i terroristi stanno conducendo contro militari e civili in Burkina Faso.

A Partiaga, approfittando dell’assenza dell’esercito, il 26 febbraio i terroristi hanno circondato il paese per poi distruggere gli edifici e uccidere almeno 80 uomini.

 

Film horror a Partiaga

Partiaga è una città nella regione orientale del Burkina Faso, con una popolazione di circa 12mila abitanti; è stata oggetto per più di due settimane di incursioni terroristiche che gli abitanti hanno costantemente portato all’attenzione delle autorità amministrative e militari attraverso social network e media.

Nei giorni scorsi, quando il distaccamento militare e la brigata di gendarmeria territoriale che la difendevano hanno lasciato il paese, non senza aver resistito all’orda dei terroristi, a presidiare Partiaga sono rimasti solamente i Volontari per la Difesa della Patria. Approfittando dell’assenza dell’esercito, i gruppi terroristici armati hanno accerchiato Partiaga per quattro giorni prima di sferrare l’attacco finale.

Dopo un’assenza totale di informazioni, sono stati i primi sopravvissuti giunti a Diapaga a denunciare la strage. La maggior parte degli edifici amministrativi è stata distrutta, gli edifici sono stati dati alle fiamme, molti uomini sono stati fucilati a freddo e anche i fedeli che erano alla funzione domenicale in chiesa non sono stati risparmiati. Per ora è impossibile fare il punto sul numero dei morti e dei danni anche se le voci parlano di oltre 80 morti.

Mons. Pier Giorgio Debernardi