La crisi causata dalla guerriglia terrorista in Burkina Faso sta diventando sempre più grave. Mons. Pier Giorgio Debernardi inizia con questo articolo ad aggiornarci su alcune situazioni più eclatanti.

 

Barsalogho rifornita finalmente di cibo

Secondo le informazioni, Barsalogho è stato rifornito via terra di cibo e beni di prima necessità grazie a un’operazione dell’esercito. Situata a 45 chilometri a nord di Kaya, questa cittadina rurale nella provincia di Sanmatenga è bloccata da diversi mesi da gruppi terroristici armati; ospita 89.603 sfollati. Purtroppo vi sono stati abusi e saccheggi da parte di individui armati.

La carestia miete vittime a Bourzanga

Il comune di Bourzanga, nella provincia di Bam è bloccato dai terroristi, sta affrontando da diversi mesi una doppia crisi umanitaria e sanitaria senza precedenti. Oltre alla popolazione comune, il comune ha accolto più di 30mila sfollati interni (IDP) provenienti da Soum e dai villaggi circostanti come Namissiguia e Pobé-Mengao. Non sapendo più a quale santo rivolgersi, alcune persone in difficoltà hanno tentato il suicidio. Fonti locali indicano che la carestia ha ucciso negli ultimi giorni più di dieci persone, per lo più anziani e bambini. Di fronte a questa grave situazione di crisi umanitaria e sanitaria, diverse voci, anche nazionali, chiedono alle prime autorità dello Stato un’importante operazione terrestre e aerea da parte dell’esercito per consentire al convoglio di rifornimenti, bloccato dal novembre 2022 a Kongoussi di ripartire per raggiungere Bourzanga. Si noti che Bourzanga dista 45 km da Kongoussi, altro comune preda dei terroristi.

Mons. Pier Giorgio Debernardi