16 Aprile 2023
#cronachedalfronte. Mobilitazione generale in Burkina. Mons. Debernardi invita a pregare
La giunta militare al potere in Burkina Faso ha dichiarato la mobilitazione generale per sconfiggere i terroristi. «Non sappiamo a che cosa porterà questa situazione – spiega mons. Pier Giorgio Debernardi -; non ci resta che pregare per il Burkina e invitare anche le persone in Italia a farlo».
La situazione in Burkina Faso, se possibile, sta diventando ancor più complicata. Se l’Ansa riporta l’ennesima notizia di un attacco terroristico in Burkina Faso nel quale sono morti sei soldati e 34 ausiliari civili dell’esercito. L’attacco è del 15 aprile ed è avvenuto nel nord del paese – nei pressi del villaggio di Aorema, come dichiarato dal governatorato di Ouahigouyacompiuto – probabilmente ad opera di un gruppo jihadista (l’azione non è stata ancora rivendicata).
Mobilitazione generale
Nel frattempo – come riportato da AfricaRivista.it – la giunta militare del Burkina Faso vuole aver mano libera contro i terroristi. Per questo ha dichiarato la “mobilitazione generale” con l’obiettivo di creare un “quadro giuridico per tutte le azioni da intraprendere” contro gli insorti.
Stato di emergenza nei territori colpiti dal terrorismo?
Il capitano Ibrahim Traoré, presidente di transizione del Burkina Faso dopo il colpo di stato del 30 settembre 2022, ha manifestato l’intenzione di riconquistare nel 2023 il 40% del territorio del Paese, che è controllato da jihadisti affiliati ad Al-Qaeda e al gruppo dello Stato islamico: “Di fronte a questa situazione di sicurezza, la salute della nazione dipende da un’ondata di spirito nazionale da parte di tutte le sue figlie e figli per trovare una soluzione”, sottolinea una nota del ministro della Difesa, il colonnello maggiore Kassoum Coulibaly. Se i dettagli del piano non sono ancora noti, le indiscrezioni parlano dell’istituzione dello stato di emergenza nei territori colpiti dal terrorismo.
Guerra e preghiera
«La mobilitazione generale – spiega mons. Pier Giorgio Debernardi – equivale a dichiarare lo stato di guerra, con la possibilità per l’esercito di requisire i mezzi necessari a combattere i terroristi, la coscrizione obbligatoria di uomini e donne sopra i 21 anni e il diritto di limitare alcune libertà civili. Non sappiamo a che cosa porterà questa situazione, il presidente è determinato a scacciare i terroristi dal Burkina, di fatto ha dichiarato loro guerra e la guerra si fa con le armi. Come credenti, seguendo anche l’invito delle autorità islamiche, non ci resta che unirci in preghiera e invitare anche le persone in Italia a pregare per il Burkina».
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *