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Acqua nel Sahel  

#cronachedalfronte. I terroristi uccidono 44 persone nel Nordest del Burkina

#cronachedalfronte. I terroristi uccidono 44 persone nel Nordest del Burkina

Quarantaquattro le vittime di un doppio attentato nel Nordest del Burkina nei giorni prima di Pasqua; il messaggio del papa non ha scordato la tragedia del Sahel.

 

 

Papa Francesco nella sua preghiera “Urbi et Orbi” del giorno di Pasqua 2023 (9 aprile) ha ricordato anche il Burkina Faso tra “le comunità cristiane che oggi celebrano la Pasqua in circostanze particolari” chiedendo al Signore il dono del “conforto alle vittime del terrorismo internazionale, specialmente in Burkina Faso, Mali, Mozambico e Nigeria”.

 

Foto LaPresse – Stefano Costantino

44 civili uccisi nell’attacco a due villaggi del Nordest

Nella notte tra il 6 e il 7 aprile due villaggi nel nord-est del Burkina Faso, vicino al confine con il Niger, sono stati attaccati da “gruppi terroristici armati”. Alla vigilia di Pasqua il governatore della regione del Sahel ha tracciato il triste bilancio: quarantaquattro civili sono stati uccisi, trentuno a Kourakou e 13 a Tondobi. Le due località distano cinque chilometri da Seytenga, città di confine con il Niger, colpita lo scorso giugno da un attentato rivendicato dal gruppo Stato Islamico nel Grande Sahara (EIGS) che ha provocato 86 morti.

Il governatore della regione del Sahel ha lanciato un appello affinché le popolazioni locali si uniscano alle Forze di Sicurezza e si arruolino come volontari per la difesa della patria (ausiliari civili).

Più di 10mila morti dal 2015

Il Burkina Faso, soprattutto la sua parte settentrionale, è caduto dal 2015 in una spirale di violenza attribuita a gruppi jihadisti legati ad Al-Qaeda e all’organizzazione dello Stato islamico, che hanno ucciso più di 10mila persone – civili e militari – secondo Ong e provocato circa due milioni di sfollati interni.

Il Paese è governato da settembre 2022 dal capitano Ibrahim Traoré, salito al potere con un colpo di stato, che non ha mancato di esprimere la sua determinazione a combattere i jihadisti, nonostante il moltiplicarsi degli attacchi.

 

Un nuovo capo dell’esercito

Questa settimana è stato nominato un nuovo capo dell’esercito, il colonnello maggiore Célestin Simporé, che ha affermato di voler intensificare l’offensiva per costringere i jihadisti a “deporre le armi”.

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