11 Luglio 2020
#cronacheafricane. Il Burkina ha ancora sete

Nel Sahel l’acqua è un bene prezioso, quella dei pozzi come quella che cade dal cielo (in pochi mesi) e che va conservata.
«A Gorom Gorom – racconta monsignor Pier Giorgio Debernardi – siamo nella stagione delle piogge. Queste donne scavano un grande buco nella terra per raccogliere l’acqua che serve per tutte le necessità, dalla pulizia all’alimentazione. È acqua piovana mista a terra».
«Questa è la situazione di tanti déplacés, che non hanno né abitazione né acqua pulita», aggiunge Debernardi che poi conclude: «Bisogna che il mondo ricco si confronti con queste situazioni di estrema povertà».
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